Giovedì 7 Marzo saremo nuovamente con Mimmo e la sua famiglia per resistere al loro sfratto.
Allo scorso accesso alla famiglia di Mimmo è stato garantito che avrebbe avuto una soluzione dignitosa entro il 7 Marzo, prima ancora che lui lo sapesse l’ufficiale giudiziario ha raccontato che ci sarebbe stata una casa pronta.
Tant’è che la data di rinvio proposta considerava i tempi del trasloco nella nuova casa!
La settimana successiva è arrivato l’esito positivo dell’emergenza abitativa perciò questa famiglia ha diritto ad un’abitazione.
Quello che però è successo nelle settimane seguenti è stato un continuo rimpallo tra servizi sociali, Atc e CEA.
All’improvviso la sistemazione non si è più trovata, l’unica proposta è che la famiglia si trovi un albergo in attesa della soluzione. Ovviamente tutto ciò è inaccettabile e inadeguato alle necessità della famiglia considerando i problemi di saluti di uno dei bimbi.
Per questioni sanitarie infatti il medico della famiglia, un medico specialista e alcune insegnanti hanno prodotto documentazione per i servizi sociali, dove si richiede che la famiglia sia ricollocata nel più prossimo territorio per non interrompere il percorso di cura del bambino.
Dev’essere dato un ulteriore rinvio affinchè la famiglia possa avere la casa che spetta loro di diritto per poter tutelare le fragilità del figlio.
Troviamo necessario che per questa famiglia, come per tutte le persone, si trovi una soluzioni che rispetti le loro necessità.
Per questo Giovedì ci opporremo tuttə insieme allo sfratto di Mimmo.
OGNUNO HA DIRITTO A UNA CASA DIGNITOSA IN CUI VIVERE!